COMUNICATO STAMPA: Scoperti nuovi farmaci contro il COVID

Location
Trieste

La pandemia di COVID-19 sarà ricordata a lungo e con essa anche gli incredibili risultati scientifici raggiunti in tempo record. Grazie ai vaccini, infatti, siamo tornati a vivere una vita normale. Tuttavia, la ricerca di farmaci efficaci è ancora una questione urgente. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Chemical Communications, edita dalla Royal Society of Chemistry, ha identificato attraverso metodi innovativi tre farmaci che potrebbero essere utilizzati per trattare le infezioni da SARS-CoV-2. La ricerca è stata realizzata grazie alla collaborazione del Consorzio Centro Europeo delle Infrastrutture di Ricerca (CERIC-ERIC) con sede a Trieste.

Tra gli autori dell’articolo figurano tre giovani docenti dell’Università “Federico II” di Napoli, Jussara Amato, Bruno Pagano e Federica Moraca i quali, insieme ai loro collaboratori, hanno applicato un approccio innovativo sotto molti punti di vista. “Abbiamo effettuato uno screening virtuale di farmaci già approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) per altri usi, al fine di identificare molecole potenzialmente efficaci anche contro il COVID. Ciò consente un notevole risparmio di tempo e risorse, aspetto fondamentale nella ricerca biomedica” afferma Jussara Amato. Un’altra caratteristica innovativa riguarda invece il bersaglio del farmaco: “Quasi tutti gli antivirali colpiscono le proteine di superficie del virus, mentre noi ci siamo concentrati sul suo materiale genetico. L’RNA del virus è infatti in grado di avvolgersi su se stesso formando delle strutture caratteristiche chiamate G-quadruplex, le quali da diversi anni vengono studiate come bersaglio farmaceutico” continua Bruno Pagano. In questo modo è stato possibile identificare tre molecole già approvate dalla FDA in grado di interagire con strutture specifiche del genoma di SARS-CoV-2.

 

Descrizione grafica del lavoro di ricerca (copyright Chemical Communications, CC-BY)

La ricerca non si è però conclusa qui. Gli scienziati hanno ottenuto l’accesso alla linea di luce IUVS disponibile presso il partner italiano di CERIC-ERIC, il sincrotrone Elettra di Trieste. “Attraverso l’analisi della diffusione della luce ultravioletta, abbiamo scoperto come i farmaci identificati nella prima fase interagiscono con il materiale genetico del virus” ribadisce Jussara Amato. Ulteriori esperimenti hanno inoltre dimostrato che le molecole in esame possono effettivamente interferire con il meccanismo di replicazione virale.

Questo importante risultato costituisce la base per valutare concretamente l’efficacia clinica di questi farmaci contro il COVID. “L’approccio che abbiamo impiegato in questo studio si può rivelare utile per la ricerca e lo sviluppo di tanti altri farmaci il cui impiego va anche oltre i coronavirus” conclude Bruno Pagano.

CERIC-ERIC è un consorzio di infrastrutture di ricerca fondato dalla Commissione Europea nel 2014. Esso offre a ricercatori e industrie un unico punto di accesso a oltre 50 tecniche e laboratori in otto Paesi dell’Europa centro-orientale, per la ricerca multidisciplinare a livello micro- e nano-metrico nei campi dei materiali avanzati, dei biomateriali e delle nanotecnologie.

ARTICOLO ORIGINALE: Ligand-based drug repurposing strategy identified SARS-CoV-2 RNA G-quadruplex binders. Moraca F., Marzano S., D’Amico F., Lupia A., Di Fonzo S., Vertecchi E., Salvati E., Di Porzio A., Catalanotti B., Randazzo A., Pagano B. & Amato J., Chemical Communications, 2022.

CARTELLA STAMPA: https://drive.ceric-eric.eu/d/4d8f0c490c604c059c56/
• PDF del comunicato stampa;
• Foto degli autori presso il partner italiano di CERIC-ERIC;
• Video: simulazione dell’interazione tra uno dei farmaci (Netarsudil) e la molecola di RNA virale;
• Descrizione grafica della ricerca (in formato JPEG e TIFF).

CONTATTI: CERIC-ERIC Press Office: press@ceric-eric.eu
Davide Montesarchio, davide.montesarchio@ceric-eric.eu, +39 3349024929